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Laboratorio di

Educazione alimentare e alla salute

"La cultura che nutre"

X SETTIMANA DELL'EDUCAZIONE ALIMENTARE

E ALLA SALUTE

                                Anno Scolastico 2006/2007

Premessa

<<La cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata>>. Huizinga

   Che gusto c'è nell'insegnare? Per me insegnare ha lo stesso sapore della prima colazione: latte, biscotti, cioccolata, orzo, marmellata... Ha l'aroma dei bambini appena alzati e la fragranza della merenda delle 10: pane e nutella, pizza e mortadella, pane e prosciutto...

Poi trascorrono gli anni e i sapori cambiano, cambiano i gusti dei bambini, le abitudini mattutine, gli spuntini, e anche il gusto di insegnare cambia... Non ha più nulla di genuino. Sa di umami, sa di monogliceridi degli acidi grassi, di lecitina di soia, di carbonato di ammonio. Sono cambiati i gusti dei bambini e insegnare si è fatto più difficile, più complesso, meno genuino.

Affrontare un intervento educativo sul tema dell'alimentazione è sempre stato comunque difficile, a prescindere dai tempi, dalle mode e dai condizionamenti pubblicitari che hanno coercito e soffocato il gusto personale per il cibo. Una volta ci si incuriosiva sulle abitudini alimentari dei nostri alunni domandandosi se le loro nonne, le loro madri sapessero cucinare il timballo, i maccheroni alla ciociara, gli gnocchi alla romana, o il cacciucco, i tortellini, il baccalà... Ora non si distingue più una cultura alimentare storica e geografica. Fare cultura alimentare è divenuto un semplice imperativo salutistico, sostenuto dalla necessità di combattere l'obesità, l'anoressia, le anemie, gli squilibri nutrizionali, la bulimia. L'insegnante deve fare lo psicologo, il sociologo, l'etnologo della nutrizione e per di più, stando a contatto con gli alunni per molte ore del giorno, compreso il tempo del pranzo e degli spuntini, deve agire da inconscio modello nutrizionale sui piccoli a lui affidati.

Sarebbe già molto, da parte nostra, mostrarci entusiasti del cibo della mensa e della convivialità da refettorio, ma spesso la qualità del pasto e gli stridori delle mascelle dei bambini (usate più per articolare grida che per masticare) ci prostrano al punto da lasciare i nostri piatti pieni a metà; oppure ci attardiamo a servire i bambini in difficoltà e poi trangugiamo il cibo ormai freddo a tempo di record; o anche rifiutiamo la frutta e la verdura cruda per mancanza di fiducia nella cura dell'igiene da parte degli addetti alla cucina.

Il nostro laboratorio di Educazione alimentare e alla salute vuole iniziare con un invito a rendere più accettabile e didattico il momento del pranzo, a partire da una trasformazione radicale nell'affrontare l'ora della mensa. In questo invito è insita la necessità di preparare i nostri alunni alla riscoperta dell'educata convivialità usando strumenti diversi dalle minacce (per esperienza diciamo: non funzionano!) o dalle raccomandazioni retoriche. Proponiamo loro, per imparare questo nuovo e piacevole aspetto del mangiare, alcuni giochi: <<Mangiamo come se alla nostra tavola ci fosse il presidente?>>; <<Vediamo chi riesce a masticare senza far rumore.>>; <<Un premio al bambino che lascia il suo posto a tavola pulito!>>.

La cultura che nutre è però anche un laboratorio di divulgazione scientifica e salutistica! Si vuole però distinguere e distaccare dalle normali attività curricolari perché intende operare sul metodo della scoperta collettiva, dell'apprendimento cooperativo e sulla trasversalità. Lo strumento che intende usare è, naturalmente, il gioco, sia esso sensoriale e motorio che linguistico e matematico.

Numerose proposte di gioco saranno allegate al progetto.

 

Finalità

   Promuovere il benessere psico-fisico dei bambini utilizzando l'ambiente sociale da loro frequentato -la scuola- come stimolo, esempio e strumento ludico per imparare ad alimentarsi correttamente e a praticare lo sport in modo sereno e benefico. 

 

Obiettivo formativo

   Riflettere sul proprio comportamento in relazione all'alimentazione e riuscire a operare scelte critiche e consapevoli in campo nutrizionale, anche con l'aiuto di apprendimenti conquistati con il gioco, il confronto con gli altri, con la comunicazione e le esperienze concrete.

 

Indicatori di competenza

- Riconoscere quali sono gli elementi che contribuiscono alla crescita fisica e psicologica.

- Attribuire la giusta valenza salutistica al cibo.

- Ricostruire le tappe della trasformazione del cibo in energia.

- Definire il proprio fabbisogno energetico in base alle attività abituali.

- Classificare gli alimenti in 5 gruppi, in base ai  nutrienti che li compongono.

- Distinguere il gusto dei cibi.

- Partecipare alle attività sportive per ricercare il divertimento, il benessere, l'autocontrollo, la fiducia nelle proprie capacità.

 

Obiettivi Specifici di Apprendimento relativi a...

Educazione alimentare

Conoscenze

- La tipologia degli alimenti e le relative funzioni nutrizionali.
- La composizione nutritiva dei cibi preferiti.
- La distinzione tra nutrizione e alimentazione.
- Il dispendio energetico dato dalle attività quotidiane di una giornata tipo.
- La piramide alimentare.
- Vari tipi di dieta e la loro relazione con gli stili di vita.
- Gli errori alimentari e i problemi connessi con gli squilibri alimentari.
- Processi di trasformazione e di conservazione degli alimenti; in particolare, conoscere le diverse forme di cottura.
- La tradizione culinaria locale.

Abilità

- Descrivere la propria alimentazione e distinguere se ci si nutre o ci si alimenta.
- Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla sua crescita .
- Valutare la composizione nutritiva dei cibi preferiti.
- Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare.
- Individuare la dieta più adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche, sulla base del calcolo del proprio dispendio energetico.
- A tavola mantenere comportamenti corretti ( tempi distesi, masticazione adeguata.)
- Ampliare la gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto.
- Individuare le modalità di consumo degli alimenti che meglio ne preservano il valore nutritivo, anche avvalendosi del laboratorio di cucina.
- Rispettare le norme per la trasformazione, la conservazione e il consumo degli alimenti.
- Realizzare proposte di menù equilibrati con cibi cucinati in modo semplice.
- Praticare diverse forma di cottura dei cibi e correlarle alle esigenze di diverse diete.

Educazione alla salute

Conoscenze

- Organi e apparati del corpo umano e le loro principali funzioni.
- L’igiene della persona ( cura dei denti,.), dei comportamenti e dell’ambiente(illuminazione, aerazione, temperatura .) come prevenzione delle malattie personali e sociali e come agenti d’ integrazione sociale.

Abilità

- Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli, integrandoli nella propria personalità.
- Elaborare tecniche di osservazione e di ascolto del proprio corpo per distinguere i momenti di benessere da quelli di malessere.
- Verbalizzare gli stati fisici personali (sintomi di benessere-malessere) e individuare le possibili cause che li hanno determinati.

 

Raccordi

Laboratorio a carattere interdisciplinare.

 

Tempi

Il laboratorio verrà realizzato in concomitanza della settimana "a tema", durante la quale tutte le classi del Circolo di Fiuggi-Acuto, con riorganizzazione del curricolo, saranno impegnate in comuni  argomenti di discussione e attività disciplinari pertinenti gli OSA trasversali di convivenza sopra menzionati.

Periodo di realizzazione indicativo: aprile 2007.

 

Contenuti

- L'importanza del cibo.

- Il cibo e l'organismo.

- Il fabbisogno energetico.

- Le caratteristiche nutritive degli alimenti.

- Le abitudini alimentari dei bambini in età scolare.

- I principi della corretta alimentazione.

- L'educazione al gusto.

- La motivazione allo sport non agonistico.

- Lo sport e il benessere fisico.

 

Attività

Esecuzione di giochi con l'utilizzo di cibi; giochi sensoriali per il riconoscimento di sapori, odori, sensazioni tattili relativi al cibo.

Giochi per superare le fobie alimentari o i pregiudizi relativi a condizionamenti culturali; confronti con i gusti e le abitudini alimentari di bambini provenienti da diverse zone d'Italia e dall'estero.

Studio di tavole riproducenti l'apparato digerente e le fasi della digestione e giochi per l'interiorizzazione delle nozioni studiate.

Costruzione del puzzzle degli alimenti utilizzando la tecnica del collage di immagini ritagliate da settimanali, riviste.

Gioco della classifica delle corrette abitudini alimentari.

Esercizi di scrittura creativa per elaborare " La ricetta squisita".

Rielaborazione in forma scritta, grafica, statistica delle esperienze svolte.

Costruzione del libro-origami con la raccolta di giochi linguistici, enigmi, rebus, rebus illustrati, cruciverba, test, tutti sul tema del cibo e della nutrizione. Cfr.  BooK Art Project classe 3ª.

 

Il laboratorio si completa con la fattiva collaborazione di esperti nel campo dell’alimentazione e della cura dentaria (Cenacolo Odontostomatologico del Lazio); inoltre, l’ “Istituto Alberghiero” di Fiuggi da anni si presta ad accogliere gli allievi delle classi quinte, per servire loro preziose e gustose nozioni di intercultura e arte culinaria. In aggiunta a ciò, il progetto assolve al compito di propagandare la cultura dell'ospitalità e la necessità di una formazione seria e approfondita su tale tema.

 

Anche quest'anno, con la cortese ed entusiastica collaborazione delle famiglie dei nostri alunni, ci proponiamo di organizzare

 una mattinata di degustazione dei piatti tipici nazionali con l'allestimento di stands nel giardino della scuola.

 

Metodi

La metodologia da adottare è quella di tipo educativo-interattivo. Dividendo il lavoro in capitoli tematici, si provvede a sequenzializzare gli interventi educativi in fasi:

- la stimolazione legata ad un evento-argomento occasionale

- la ricerca di semplici quesiti legati all'evento

- l'approfondimento e la ricerca sull'argomento

- la progettazione ed esecuzione di una serie di azioni che possano aiutare ad interiorizzare e/o divulgare le nozioni apprese

- la sintesi del lavoro.

 

Verifiche

Gli indicatori di competenza definiti nel laboratorio possono essere verificati all'interno del percorso-gioco stesso: l'insegnante può creare, al termine dell'iter lavorativo, un grande gioco-test di sintesi da sottoporre alla classe; i parametri del giudizio saranno preventivamente stilati in base al numero di difficoltà insite nel test.

La verifica-valutazione del libro-origami deve basarsi su questi standard:

- precisione nell'esecuzione delle pieghe

- rispondenza della forma del libro al contenuto

- cura del tratto grafico e delle tecniche di campitura

 

Spazi utilizzati

La classe, la sala mensa, il gabinetto scientifico, il laboratorio di informatica, la palestra, il cortile antistante la scuola.

 

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