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La seduzione della
pubblicità
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Piccolo Glossario
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Per riuscire a decodificare il linguaggio
pubblicitario, è bene innanzitutto prendere confidenza con
la terminologia specifica di cui questo strumento fa debitamente
uso. Alcune voci sono diventate consuete, mentre altre - al
contrario - necessitano di un doveroso inquadramento in quanto
strettamente tecniche.
-Brief: è il documento che raccoglie tutte le
informazioni sul prodotto da reclamizzare che vengono trasmesse
all'agenzia di pubblicità direttamente dall'azienda;
-Concept: è l'idea progettuale alla base di una
pubblicità; comprende sia la comunicazione visiva sia quella
testuale;
-Gadget: è l'oggetto distribuito insieme con il
prodotto pubblicizzato a scopo promozionale;
-Header: è l’intestazione di un manifesto, che
funge da introduzione per tutti i contenuti grafici e da premessa
per lo slogan conclusivo;
-Jingle: in una pubblicità radiofonica o televisiva,
è lo stacco musicale che si accompagna allo slogan; viene
creato appositamente per l’occasione, e non va confuso con la
colonna sonora vera e propria;
-Logo (abbreviazione di 'Logotipo'): è l'immagine - o
il marchio - attraverso cui un'azienda è riconoscibile a
colpo d'occhio su qualsiasi supporto pubblicitario visivo;
-Promo: è l’abbreviazione di
‘promotional’, cioè ‘promozionale’;
indica il valore esclusivamente pubblicitario di un prodotto, di
uno spot o di una particolare iniziativa;
-Slogan: è il messaggio portante di una
pubblicità, il motto, cioè lo strumento di
persuasione più diretto per raggiungere il pubblico;
-Spot: è una pubblicità dinamica costituita da
testi, musica e – nel caso della televisione - anche da
immagini in movimento;
-Testimonial: è il personaggio pubblico
(dall’immagine convincente) che viene esibito in una campagna
pubblicitaria come garanzia di qualità del prodotto.
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