Procurarsi dei piccoli contenitori opachi tutti
uguali in numero pari (ad esempio i
contenitori dei rullini per foto o quelli degli
omogeneizzati, foderati di carta o pitturati per
renderli opachi) e dividerli in due gruppi.
Prendere
piccole quantità di cibi odorosi: chicchi di caffè,
spicchi di aglio, origano, salvia, chiodi di
garofano...
Mettere
un po' di cibo odoroso in un contenitore di ciascuno
dei due gruppi formando coppie di odori: due
contenitori con caffè, due con origano, due con
zafferano...
Formare
due squadre di bambini e bendarli.
A turno
ciascun bambino bendato di una squadra annusa un
barattolo dal gruppo 1 e va alla ricerca dell'odore
uguale nel gruppo 2; quando pensa di averlo
riconosciuto lo porge all'insegnante che ne verifica
l'esattezza e assegna un punto in caso di coppia
esatta, zero punti in caso di coppia errata; poi
rimette il barattolo del gruppo 2 a posto e invece
toglie dal gioco il contenitore del gruppo 1.
Vince la
squadra che abbina più odori.
Terminata la fase di gioco vero e proprio si procede
a un brainstorming per raccogliere quanti più
aggettivi, nomi e verbi possibili sugli "odori" e si
crea un cartellone murario dei dati olfattivi.
Terminato il cartellone si può chiedere di inventare
un racconto immaginando di entrare in un castello
antico e misterioso dove ogni ambiente è privo di
mobili e di qualsivoglia suppellettile ma conserva
ancora gli odori. Essi devono essere descritti così
bene da poter identificare l'ambiente e dargli il
nome. |