Un bel mattino, Pierino aprì la porta del giardino e uscì
sul prato.
Sopra ad un grande albero
era
appollaiato un uccellino
,
suo amico, che lo salutò allegramente.
Dietro a Pierino, ecco apparire un’anatra
,
che si dondolava, tutta contenta di poter uscire dalla porta del giardino e
andare a fare un bel tuffo nel profondo stagno, in mezzo al prato.
Come vide l’anatra, l’uccellino le svolazzò intorno, si posò sull’erba e
incominciò a prenderla in giro:
Ad un tratto, Pierino si accorse che sull’erba avanzava cauto un gatto
,
il quale, alla vista dell’uccellino, pensò di poterne fare la sua colazione.
Attento! – gridò Pierino – e in un baleno l’uccellino volò sull’albero. Dal
centro dello stagno l’anatra starnazzò indignata al gatto.
Nel frattempo, il nonno
si fece sulla
porta del giardino, preoccupatissimo di vedere Pierino in mezzo al prato: - Il
prato è pericoloso, c'è il lupo nella foresta, cosa faresti se arrivasse ? –
brontolò. I ragazzi come Pierino non hanno paura dei lupi, ma il nonno lo prese
per mano, lo portò in casa e chiuse a chiave la porta del giardino. Appena in
tempo…
Dal bosco, infatti, apparve un grosso lupo grigio.
In un lampo il gatto si arrampicò sull’albero, dov’era l’uccellino; l’anatra si precipitò fuori dallo stagno, starnazzando, ma il lupo, più veloce di lei… l’acchiappò e la ingoiò in un sol boccone.
Poi guardò, con occhio avido, il gatto e l’uccellino e si mise a
gironzolare ai piedi dell’albero.
Frattanto Pierino, dallo spioncino della porta chiusa, osservava la scena, senza
un briciolo di paura, anzi… preparò un piano d’attacco. Corse a prendere una
grossa corda, si arrampicò in cima al muro di cinta, proprio dove si stendeva un
ramo dell’albero intorno al quale si aggirava il lupo, si aggrappò ad esso e
montò sull’albero. Poi il ragazzo ordinò all’uccellino di svolazzare intorno al
muso del lupo, senza farsi acchiappare. L’uccellino con le ali toccava, quasi,
il muso della bestiaccia che, inferocita, faceva di tutto per acchiapparlo.
Durante questa dura lotta,Pierino fece un nodo scorsoio alla corda e la calò giù
dal ramo, con mille precauzioni. Infilò il cappio alla coda del lupo e tirò con
tutte le sue forze, poi legò l’altro capo della corda all’albero e il lupo si
trovò appeso come… un salame!
In quel momento, dal bosco, apparvero alcuni cacciatori che, sparando di qua e
di là, seguivano le tracce del lupo. – Non sparate! - gridò Pierino – l’ho
catturato io, con l’aiuto del mio amico uccellino! Aiutatemi a portarlo al
giardino zoologico!
E così, come un corteo, si avviarono allo zoo, marciando trionfanti.
[Se hai finito di leggere la storia, chiudi questa finestra]