GLI ARCHI

Clicca sugli strumenti per sentirne la voce e sul loro nome per leggerne la descrizione.

 


 

                VIOLINO                      VIOLA                                 VIOLONCELLO                  CONTRABBASSO

 

 

[Quando hai finito...chiudi qui]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il violino

Il violino è il più piccolo tra gli archi; si suona tenendolo posato sulla spalla e reggendolo con il mento poggiato sulla mentoniera.
Possiede un timbro vibrante e trasparente, dalle infinite possibilità espressive determinate dalle varie tecniche con cui viene suonato.
Fra tutti gli archi è quello con la voce più acuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La viola

La viola è di grandezza intermedia tra il violino ed il violoncello. L'estensione melodica della viola non raggiunge i suoni acuti del violino né tanto meno quelli gravi del violoncello. La calda e malinconica voce di questo strumento riesce a cantare con estrema e velata dolcezza. È lo strumento suonato dalla nostra Insegnante, Viola...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il violoncello

Il violoncello è molto più grande della viola, più del doppio, e lo si suona tenendolo poggiato per terra tramite una punta di metallo, il puntale, di lunghezza regolabile. Pur avendo una estensione melodica più grave rispetto alla viola mantiene un timbro caldo e pastoso, una morbida cantabilità e una docilità espressiva che ne fanno spesso l'interprete solista di melodie accorate e dolorose.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il contrabbasso

La famiglia degli archi si completa con il contrabbasso, il più grande fra gli strumenti ad arco.
La forma del contrabbasso è simile a quella del violoncello, anch'esso si poggia per terra, ma per le sue dimensioni costringe il suonatore a stare in piedi.
Le sue possibilità espressive vanno dal tenebroso al grottesco, dal drammatico al comico, è usato come solido sostegno sonoro dell'orchestra.
Viene largamente usato nell'orchestra jazz ove viene suonato quasi esclusivamente con la tecnica del pizzicato.