Progetto del Circolo Didattico di Fiuggi
sui temi di
educazione ambientale, stradale,
alimentare, alla cittadinanza, alla salute, all’affettività.
Anno Scolastico 2005/2006
Premessa
Il progetto PANGEA è il frutto di
un’ambiziosa utopia didattica, avvalorata dalle Indicazioni Nazionali nel
capitolo dedicato alla Convivenza Civile.
Esso si configura come un universo di
finalità, obiettivi, conoscenze e attività che ruotano attorno ad una tematica
centrale:
La scissione nei diversi argomenti, propri
della convivenza civile, è dettata dalla necessità di suddividere il progetto
in vari periodi dell’anno scolastico, in cui verranno attivati i laboratori delle
educazioni. Questa divisione, che
risulta evidente nelle Unità d’Apprendimento ideate per il monoennio e il primo
biennio, non deve in alcun modo intaccare la dimensione integrativa e
trasversale di PANGEA. Per il secondo biennio PANGEA, infatti, non si scinde in
tematiche distinte e rimane ciò che il suo etimo vuole: TUTTA TERRA.
Essa è, propriamente, un mondo di
esperienze, di emozioni, di aspettative, di lavori, di idee; un mondo dal quale
partire, armati degli strumenti della ricerca e dell’azione, per approdare ai
lidi della conoscenza del pianeta terra e di quanti, nella loro diversità, lo
abitano.
Finalità
La finalità
dell’intero impianto progettuale ha radici profonde nella coscienza degli
educatori che operano nella nostra scuola. Essa è
La finalità altro
non è, dunque, che la volontà di es-porsi, di pro-gettare e di co-progettare,
di mettersi in discussione e in relazione; nasce dal bisogno di toccare, di
ridurre le distanze fra sé e gli altri, fra sé ed il mondo.
Nella scuola, la
concretezza del “fare laboratorio” può aiutare i bambini a trovare le soluzioni ai vari problemi veri,
che possono facilitare il loro abitare il mondo, essere-al-mondo,
avere-un-mondo.
Questo sforzo
verso
Riferimenti normativi
PECUP: 1. Identità: a) Conoscenza di sé. b)
Relazione con gli altri. c) Orientamento.
2. Strumenti culturali
3. Convivenza civile
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO al
termine della Scuola Primaria:
Obiettivo
Generale del Progetto PANGEA
Esso è la risultante di una sintesi
ologrammatica degli obiettivi generali contenuti nelle Indicazioni Nazionali;
sarà il punto di riferimento di tutte le unità di apprendimento da noi ideate.
<<
Ricostruire le esperienze vissute dai bambini nei momenti di gioco, di incontro
e di apprendimento, in elementi significativi della loro crescita civile.
>>
Periodo
di realizzazione
Il progetto è scandito in settimane
tematiche durante le quali, in ciascuna classe partecipante, sarà svolta
l’unità di apprendimento relativa all’educazione a cui la settimana a tema è
dedicata. La concomitanza dei laboratori all’interno di tutte le classi del
Circolo Didattico permetterà di coinvolgere più agevolmente enti ed istituzioni
esterne, esperti e tecnici che, con i loro interventi educativi, da anni
collaborano proficuamente con la nostra scuola.
Indicativamente, si stabiliscono i seguenti
mesi per l’attuazione delle settimane tematiche: Novembre/Dicembre per la
settimana della solidarietà riferita all’Educazione alla Cittadinanza e
dell’Affettività; Marzo per la settimana dell’Educazione Stradale; Aprile per
la settimana dell’Educazione Alimentare e alla Salute; Maggio per la settimana
verde di Educazione Ambientale.
Destinatari
Tutte le classi della Scuola Primaria di
Fiuggi e del plesso di Acuto.
Insegnanti
coinvolti
Docenti delle classi partecipanti.
LABORATORIO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
ANNO SCOLASTICO 2005/2006
CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI
Premessa
Il PECUP dello studente al termine del
primo ciclo di studi traccia un luminoso ritratto di un ragazzo-alunno, che si
dimostra competente perché riesce a muoversi nel mondo con sicurezza e senso
critico, con spirito costruttivo e responsabilità sociale; perché riesce ad
agire in virtù di tutte le conoscenze e abilità in suo possesso, necessarie a
svolgere un’azione pertinente allo scopo.
PANGEA, che è una creatura giovane e poco
esperta delle astuzie retoriche con le quali si ammanta spesso la cultura, ha
poche certezze e molte ambizioni; ha poche idee teoriche e molto senso pratico.
Ha ritenuto opportuno sfrondare le varie diramazioni teoriche che si dipartono
dall’albero della conoscenza del bene e del male per lasciare bene in evidenza
le radici e il tronco. Le radici di questa conoscenza, secondo PANGEA e i suoi
ideatori, sono abbarbicate, per logica botanica, dentro
Il laboratorio intende proporre l’Educazione Ambientale con
una serie di azioni educative sui temi ecologici a tutti i livelli, favorendo
nei bambini, e nella comunità delle famiglie e delle istituzioni che li
accompagnano, lo sviluppo di una reale comprensione del nostro pianeta,
motivandoli e mettendoli in grado di avviare imprese tese alla sua
conservazione.
Un ulteriore scopo di un lavoro concepito
essenzialmente come una serie di attività e di giochi educativi è quello di
generare una Capacity Building, vale a dire il rafforzamento delle
abilità (leggi anche “ possibilità ”), sia individuali che istituzionali, di
affrontare e risolvere in modo efficace i problemi dell'ambiente.
Le Unità di Apprendimento per il secondo
biennio si presentano nettamente integrate nella costruzione del SAPERE
Finalità
-
Suscitare
negli alunni un sentimento di interesse e di amore per
-
Favorire
la creazione di un legame fra i cittadini, grandi e piccoli, e il loro
territorio.
-
Recuperare
una forma di conoscenza attiva e diretta della realtà.
-
Conferire
la capacità di legare la sfera locale a fenomeni ambientali di portata globale.
-
Produrre
cambiamenti nei comportamenti.
Periodo
di realizzazione
Per la realizzazione del progetto si
indica, con approssimazione, il mese di maggio.
Il
progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di apprendimento;
è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini, offerto dalla
settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data da definirsi).
In questa settimana alcune iniziative
stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola,
riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli
argomenti proposti dai docenti.
Forme
di intervento
Il progetto si completa con la fattiva
collaborazione di alcuni Enti e Agenzie che entreranno a farne parte
integrante; preso contatto con essi, il Referente provvederà in modo tempestivo
a fornire il calendario degli appuntamenti e delle iniziative che vedranno i
bambini coinvolti al di fuori delle classi.
Enti
e Agenzie coinvolti
Spazi
utilizzati: aule
scolastiche, laboratorio multimediale, palestra, Aula Magna della Scuola
Elementare, strade e territorio di Fiuggi.
INIZIATIVE della settimana
§
A
compendio delle diverse attività svolte in classe, il Venerdì conclusivo della
settimana verde, alle ore 9,30 si terrà una Conferenza presso l’Aula
Magna della Scuola Elementare di Fiuggi.
Vi interverranno gli esperti e
le autorità presenti sul territorio, a dimostrazione del diretto impegno della
società degli adulti negli sforzi di comprensione e amore per la natura,
compiuti dai bambini. In questa occasione, gli alunni del biennio finale
esporranno le loro disamine sugli argomenti che più li hanno appassionati.
§
Inoltre,
tutti gli allievi della Scuola inviteranno familiari ed amici a partecipare
alla consueta e oramai attesissima PASSEGGIATA
ECOLOGICA! ( in orario extrascolastico e in data da definirsi ).
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LABORATORIO DI EDUCAZIONE STRADALE
ANNO SCOLASTICO 2005/2006
CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI
Premessa
L’articolo 230 del Decreto Legislativo 30
aprile 1992 n.285 prevedeva l’istituzione obbligatoria dell’educazione stradale
in tutte le scuole di ogni ordine e grado, assegnando ad esse la finalità
generale di prevenzione mediante
l’acquisizione, da parte degli allievi, di comportamenti corretti e
responsabili.
Il Nuovo Codice della Strada, in vigore dal
1 gennaio
Ancora più vicino a noi nel tempo,
Il titolo del nostro laboratorio, “Tanta
strada per crescere”, vuole appunto sottolineare la valenza sociale e
relazionale della strada, restituendo ad essa l’indiscusso ruolo di punto d’incontro e allontanandola
dalla tristemente paventata associazione con l’espressione “luogo di scontro”.
Il laboratorio è di per sé un unicum con il
progetto PANGEA: per il secondo biennio si presenta nettamente integrato nella
costruzione del SAPERE
Per il monoennio e il primo biennio si è
pensato di strutturare le UA intorno ad un personaggio molto amato dei cartoons ,SpongeBob, che vive in
un “ambiente” in grado di offrire spunti interdisciplinari correlati agli
obiettivi specifici di educazione stradale…
Finalità
- Promuovere
negli alunni il rispetto consapevole delle principali norme di comportamento
civico - sociale nell' ambiente
scolastico e sulla strada
- coinvolgere e
sensibilizzare le famiglie sulle
problematiche legate alla sicurezza a scuola e sulla strada
- porre le basi di un sano e solidale
rapporto di aiuto e amicizia con enti e istituzioni presenti sul territorio
(Vigili del fuoco, Polizia, Protezione Civile, Amministrazione Comunale e
Polizia Municipale).
Periodo
di realizzazione
Per la realizzazione del progetto si
indica, con approssimazione, il mese di marzo.
Il
progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di
apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini,
offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data
da definirsi).
In questa settimana alcune iniziative
stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola,
riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli
argomenti proposti dai docenti.
Forme
di intervento
Il progetto si completa con la fattiva
collaborazione di alcuni Enti e Agenzie che entreranno a farne parte
integrante; preso contatto con essi, il Referente provvederà in modo tempestivo
a fornire il calendario degli appuntamenti e delle iniziative che vedranno i
bambini coinvolti al di fuori delle classi.
Enti
e Agenzie coinvolti
Spazi
utilizzati: aule
scolastiche, laboratorio multimediale, palestra, Aula Magna della Scuola
Elementare, strade e territorio di Fiuggi.
INIZIATIVE della settimana
§
Nella
settimana dell’educazione stradale, saranno promosse iniziative comuni e
contemporanee per tutte le classi coinvolte nel progetto. Il Venerdì della suddetta
settimana, alle ore 9,30 si terrà una Conferenza conclusiva presso l’Aula Magna della Scuola
Elementare di Fiuggi, con l’intervento degli Agenti del Corpo di Polizia
Municipale cittadino e l’animazione degli allievi della scuola.
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LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE &
ALLA SALUTE
ANNO SCOLASTICO 2005/2006
CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI
Premessa
Nel mondo “teorico” dell’insegnamento ecco
arrivata, finalmente, una cultura tangibile, fatta di indiscussi stimoli
sensoriali, che si insinuano nelle nostre narici, nella nostra bocca, tra
l’occhieggiare delle palpebre… È inutile restare “ignoranti”, perché questa
materia non conosce ignoranza: stiamo parlando, è evidente, della cultura del
cibo.
Il rapporto con il cibo è complesso. Lo
sappiamo bene noi insegnanti, che ci sediamo a mensa insieme ad una ventina di
giovani carnivori e pensiamo: “questa è l’ora più estenuante della giornata”.
Non lo pensiamo per mera ripulsa alla confusione del luogo e all’oltraggio
fatto al pane (e alla frutta, alla verdura, ecc….); ma lo pensiamo perché lì,
intorno al tavolo, sentiamo la difficoltà oggettiva di qualsivoglia approccio
culturale con l’argomento cibo. I bambini- e su questa cosa anche i genitori
concordano con noi- di fronte al piatto trovano il modo di affermare se stessi
e la propria autorità: non mi va, non mi piace, non mi basta, non è caldo, non
è fresco… la parola d’ordine è no.
Fatta questa premessa, vi sarà più facile
comprendere perché il nostro laboratorio di educazione alla nutrizione consta
di attività ed unità di apprendimento fortemente sbilanciate verso il gioco.
Però, dal momento che il nostro gruppo di lavoro è tenuto insieme da una buona
dose di idealismo, non abbiamo dimenticato di presentare percorsi
metadisciplinari più complessi e profondamente etici, ispirati dalla volontà di
far germogliare il seme di una coscienza alimentare nei nostri alunni. Insomma,
vogliamo essere sicuri che essi comprendano che lo spreco di cibo è davvero,
come ci dicevano le nonne, cibo tolto “a quei poveri bambini che muoiono di
fame”.
Finalità
Le finalità del progetto sono state
ricercate tenendo presente che l’Educazione alimentare è un obiettivo
trasversale raggiungibile da tutte le discipline; è un argomento di studio
proteiforme, che richiede interventi ben programmati e una chiara scansione
degli ambiti coinvolti. Sono state pertanto individuate le seguenti finalità
comuni:
- conoscere gli elementi fondamentali sui
quali fonda la nostra alimentazione;
- conoscere i principi della nutrizione;
- acquisire abitudini alimentari corrette;
- conquistare una coscienza alimentare.
Periodo
di realizzazione
Per la realizzazione del progetto si
indica, con approssimazione, il mese di aprile.
Il
progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di
apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini,
offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data
da definirsi).
In questa settimana alcune iniziative
stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola,
riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli
argomenti proposti dai docenti.
Forme
di intervento
Il progetto si completa con la fattiva
collaborazione di esperti nel campo dell’alimentazione e della cura dentaria;
inoltre, l’ “Istituto Alberghiero” di Fiuggi da anni si presta ad accogliere
gli allievi delle classi quinte, per servire loro preziose e gustose nozioni di
intercultura e arte culinaria. C’è da dire in proposito che il progetto assolve
al compito di propagandare una preziosa
opportunità formativa presso i giovani della zona, poiché quello turistico è
l’unico settore produttivo nazionale previsto certamente in crescita nel
futuro.
Il calendario degli appuntamenti e delle
iniziative, che vedranno i bambini coinvolti al di fuori delle classi, sarà
comunicato in dettaglio dall’Insegnante Referente nei giorni immediatamente
precedenti l’attuazione della settimana conclusiva.
Enti
e Agenzie coinvolti
·
IRRSAE
Lazio
·
COL
(Cenacolo Odontostomatologico Laziale)
·
Società
Acqua e Terme di Fiuggi
·
IPSSAR
Fiuggi
e delle famiglie tutte degli allievi della
Scuola.
Spazi
utilizzati: aule
scolastiche, laboratorio multimediale, Aula Magna, cortile antistante
l’edificio scolastico, locali della mensa scolastica di Fiuggi e Acuto,
laboratori dell’IPSSAR di Fiuggi.
INIZIATIVE della settimana
§
Nel mese
di ottobre, presso il Teatro Comunale di Fiuggi sito in P.zza Trento e Trieste,
si svolgerà la manifestazione-conferenza dal titolo “Guardati in bocca” organizzata
da COL (Cenacolo Odontostomatologico Laziale).
Interverranno le Autorità Comunali e gli
esperti del COL, animando un dibattito utile e stimolante sulle nuove frontiere
della cura dentale e aprendo un dialogo, con la platea più giovane, circa i
principi della prevenzione delle malattie della bocca.
§
Come
prologo delle attività, gli alunni delle classi che hanno aderito al progetto
sono invitati a partecipare al
concorso
§
Nella
giornata conclusiva, venerdì, presso il cortile antistante l’edificio
scolastico, si svolgerà la :
il menu prende corpo con la realizzazione di un dolce (tipico delle regioni
d’Italia o proveniente dal resto del mondo) cucinato dai bambini e…dai
genitori.
§
In
giorni e ore successivamente da definirsi, le classi V di Fiuggi e la classe Vª
di Acuto parteciperanno alla lezione pratica sull’International Breakfast,
presso i laboratori dell’IPSSAR di Fiuggi.
§
A
coronamento delle finalità del progetto, un gruppo di cinquanta bambini
parteciperanno alla giornata educativa della “filiera alimentare”, visitando
una fattoria didattica.
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LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
&
ALL’AFFETTIVITÀ
ANNO SCOLASTICO 2005/2006
CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI
Premessa
Siamo chiamati a riflettere, stilando le linee
progettuali di un laboratorio che ha la pretesa di definirsi votato ai principi
dell’educazione alla cittadinanza e all’affettività, sul ruolo formativo della
scuola circa tali tematiche. La scuola primaria statale di Fiuggi, già da
alcuni anni, ha svolto una funzione catalizzante sui problemi sociali,
affettivi e relazionali dell’infanzia (locale e non); si è fatta carico in
prima persona, nella sua veste istituzionale ma ancor più con la sua componente
umana fatta di insegnanti, personale non docente, dirigente e alunni, di
scottanti problemi quotidiani e di più macroscopici problemi sociali; ha
ideato, con lo sforzo e la bontà d’animo di molti, iniziative di solidarietà
morale e di sostentamento economico; ha fatto questo, e molto altro ancora tenuto
nascosto…
Da alcuni anni, però, la nostra comunità
scolastica si è arricchita, in numero sempre più significativo, di elementi…
cioè di bambini provenienti da luoghi
tanto lontani dalla nostra cultura locale quanto vicini per sensibilità e
bellezza. Questo progetto è dedicato a loro. Ad essi chiediamo, una volta
tanto, non di imparare da noi ma di insegnarci. Chiediamo di essere pazienti
con chi non comprende bene la loro lingua e raccontarci, con la semplicità
delle loro parole, le fiabe che li accompagnano nel caldo del letto; chiediamo
di tenerci allegri, con la fantasia dei loro paesi, nella festosità dei giochi…
In cambio noi racconteremo loro le nostre fiabe, regaleremo loro i nostri
giochi…
Finalità
☺
Sviluppare
la percezione dell’interdipendenza e dei legami esistenti fra tutti gli esseri del
pianeta.
☺
Accrescere
il concetto di giustizia sociale evidenziando la necessità di garantire a ogni
essere umano pari opportunità di
sviluppo fisico e intellettuale.
☺
Educare
alla pace
insegnando ai bambini a riconoscere il conflitto
e le risoluzioni possibili del
conflitto.
Periodo
di realizzazione
Per la realizzazione del progetto si
indica, con approssimazione, il mese di dicembre.
Il
progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di
apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini,
offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data
da definirsi).
In questa settimana alcune iniziative
stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola,
riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli
argomenti proposti dai docenti.
INDICAZIONI
PER L’UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Destinatari:
alunni del Circolo
Didattico di Fiuggi.
Insegnanti
coinvolti: insegnanti
delle classi che sceglieranno il laboratorio.
Ambiti
disciplinari coinvolti: dato
l’approccio interdisciplinare alle tematiche proposte, sono toccati tutti gli
ambiti.
Tempi: 10 giorni per lo svolgimento dell’UA
Obiettivi
Formativi
Contenuti
e Attività
LE FIABE
1. Lettura di fiabe provenienti da tutto il
mondo.
2. Analisi dei testi e dei personaggi.
3. Estrapolazione di notizie di
carattere storico, geografico, religioso, economico, ambientale … da fare
attraverso una discussione collettiva del gruppo classe, opportunamente guidata
dall’insegnante con domande mirate.
4. Catalogazione delle informazioni
raccolte secondo categorie quali ambiente, agricoltura, allevamento, economia,
giustizia, religione …
5. Ascolto di brani musicali della
tradizione italiana e delle nazioni incontrate, per un confronto di stili
musicali ed un’esperienza, anche corporea, di ritmi etnici.
6. Costruzione di un grande cartellone,
sotto forma di tabella a doppia entrata, nel quale le colonne corrispondono ai
diversi paesi e le righe agli ambiti disciplinari o contesti; esso verrà via
via completato ed arricchito da elementi desunti dalla lettura delle fiabe o
acquisiti attraverso varie attività condotte dai singoli insegnanti.
7. Con l’insegnante di IRC si apre un
percorso parallelo su “Religioni a confronto” .
8. Alla fine del percorso, si può decidere
di inventare una fiaba che abbia come protagonisti più personaggi incontrati
nelle letture e ambientati in un utopico mondo interculturale.
9. La fiaba potrà diventare anche un
prodotto multimediale ( ipertesto, presentazione di Power Point o altro ).
I GIOCHI
a) Proposta di un gioco da parte
dell’insegnante (ad esempio La campana, comune a più etnie).
b) Scoperta di analogie e diversità (fra il
gioco presentato dall’insegnante e quello conosciuto dai bambini).
c) Apprendimento ( in alcuni casi solo per
imitazione) del gioco nelle sue diversificazioni (documentazione fotografica
delle fasi del gioco).
d) Rappresentazione schematica del gioco e
delle sue regole (utilizzando le foto in successione).
e) Individuazione sulla carta geografica
delle località in cui il gioco è praticato.
f) Proposte di giochi da parte dei bambini
(che si saranno precedentemente documentati discutendo anche con i genitori per conoscere i loro giochi da
bambini).
g) Ricerca di quelli conosciuti e non.
h) Apprendimento di giochi nuovi.
Lo stesso percorso sarà seguito sia per i
giochi di gruppo che per i giochi che prevedono la costruzione e l’utilizzo di
giocattoli.
§
Gli
spazio didattici, nelle aule o nei laboratori, saranno anche finalizzati alla produzione di manufatti
(giochi e giocattoli, biglietti augurali, soprammobili e altro ancora) da poter
essere venduti o scambiati con il metodo del pago-baratto di giocattoli usati;
il ricavato sarà utilizzato per aiutare i bambini del Madagascar.
Soluzioni
organizzative
Il lavoro è stato pensato per esecuzioni in
gruppo; dal momento che l’UA è comune per le tutte le classi, i gruppi potranno
essere formati anche da alunni provenienti da classi e gradi diversi. Gli OSA
dell’UA proposta dovranno essere necessariamente individuati dalle singole
équipes, secondo le esigenze didattiche delle classi, in relazione al loro
Piano Annuale di Lavoro.
Metodi
Di rilievo, in un progetto educativo a
carattere interculturale, gli approcci tematici trasversali e le attività
interdisciplinari a livello operativo; per essere integrale, l' azione
educativa non deve riferirsi esclusivamente alla sfera cognitiva, ma deve anche
riguardare la sfera degli atteggiamenti e dei comportamenti; occorre
"uscire dal monopolio della parola verbale", per calarsi invece nelle
metodologie attive e nelle esperienze, anche ludiche.
Anche se nel monoennio e nel primo biennio
risulterà di difficile attuazione, è necessario che l' educazione
interculturale si realizzi attraverso pratiche didattiche che abituino i bambini
ad affinare un metodo di ricerca e di ragionamento fondato sul concetto di
complessità.
Verifica
e Valutazione
La verifica e la valutazione dei risultati
e del processo di apprendimento saranno operate tramite:
·
l’osservazione
degli atteggiamenti dei bambini
·
l’osservazione
del comportamento dei bambini
·
l’espressione
del soddisfacimento dei bambini
·
l’espressione
del gradimento degli adulti coinvolti al di fuori della scuola.
Gli standard di competenza disciplinari
dovranno essere individuati, a partire dagli OSA, dalle singole équipe che
intenderanno avvalersi di questa UA; analogamente, saranno gli insegnanti ad
approntare gli strumenti opportuni per la verifica e la valutazione delle
competenze e delle abilità maturate.
Forme
di intervento
Il progetto concepito dalla Scuola non
avrebbe reale valenza formativa senza la partecipazione sentita delle famiglie
e/o degli adulti che accompagnano l’infanzia della nostra città nel cammino
della crescita.
Pertanto ogni insegnante dovrà trovare la
strategia migliore per accentuare il dialogo tra genitori e figli, anche solo
invitando le famiglie ad apprezzare tutto ciò che di concreto e visibile verrà
costruito dai bambini in questi giorni!
Spazi
utilizzati: aule
scolastiche, aula magna, laboratorio di ceramica e di pittura, laboratorio
informatico, laboratorio di musica.
y
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Hanno
ideato PANGEA gli Insegnanti:
Silvia
Di Castro, Maria Evangelista, Teresa Langella, Nadia Loreti,
Antonietta
Luppino, Aurelia Ottaviani, Elena Pompili.
Referente
e curatore dei rapporti esterni:
Insegnante
Giuseppe Pica
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Per la realizzazione dei vari laboratori non
sono state previste spese altre da quelle relative all’acquisto del materiale
di facile consumo, pianificate dalla scuola.
La retribuzione degli insegnanti ideatori
del progetto sarà calcolata in base ad una quota di impegno lavorativo pari
a 10 ore ciascuno e secondo i parametri
quantitativi stabiliti in sede di contrattazione con le RSU.
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