Progetto del Circolo Didattico di Fiuggi sui temi di

educazione ambientale, stradale, alimentare, alla cittadinanza, alla salute, all’affettività.

Anno Scolastico 2005/2006

                                                                                                                                                                          Homepage della teca didattica

              IDEATORI                             COSTI                             

 

Premessa

Il progetto PANGEA è il frutto di un’ambiziosa utopia didattica, avvalorata dalle Indicazioni Nazionali nel capitolo dedicato alla Convivenza Civile.

Esso si configura come un universo di finalità, obiettivi, conoscenze e attività che ruotano attorno ad una tematica centrale: la Terra.

La scissione nei diversi argomenti, propri della convivenza civile, è dettata dalla necessità di suddividere il progetto in vari periodi dell’anno scolastico, in cui verranno attivati i laboratori delle educazioni.  Questa divisione, che risulta evidente nelle Unità d’Apprendimento ideate per il monoennio e il primo biennio, non deve in alcun modo intaccare la dimensione integrativa e trasversale di PANGEA. Per il secondo biennio PANGEA, infatti, non si scinde in tematiche distinte e rimane ciò che il suo etimo vuole: TUTTA TERRA.

Essa è, propriamente, un mondo di esperienze, di emozioni, di aspettative, di lavori, di idee; un mondo dal quale partire, armati degli strumenti della ricerca e dell’azione, per approdare ai lidi della conoscenza del pianeta terra e di quanti, nella loro diversità, lo abitano.

 

Finalità

La finalità dell’intero impianto progettuale ha radici profonde nella coscienza degli educatori che operano nella nostra scuola. Essa è la PROSPETTIVA ECOLOGICA, portatrice di valori come il rispetto dell’uomo e della natura, la tolleranza, la solidarietà, l’etica della responsabilità e della sicurezza.

La finalità altro non è, dunque, che la volontà di es-porsi, di pro-gettare e di co-progettare, di mettersi in discussione e in relazione; nasce dal bisogno di toccare, di ridurre le distanze fra sé e gli altri, fra sé ed il mondo.

Nella scuola, la concretezza del “fare laboratorio” può aiutare i bambini a  trovare le soluzioni ai vari problemi veri, che possono facilitare il loro abitare il mondo, essere-al-mondo, avere-un-mondo.

Questo sforzo verso la CO-ESISTENZA e la CO-RESPONSABILITÀ è rinforzato dalla convinzione di base che la natura umana e la natura del mondo sono ambivalenti, per cui la bio-diversità è una ricchezza, il pluralismo è un obiettivo da perseguire, la fusione di saperi ed esperienze diverse è una possibilità in più, l’attenzione alla diversità culturale ed etnica e la propensione verso l’altro sono atteggiamenti utili alla costruzione di un mondo co-umano.

 

Riferimenti normativi

PECUP: 1. Identità: a) Conoscenza di sé. b) Relazione con gli altri. c) Orientamento.

           2. Strumenti culturali

           3. Convivenza civile

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO al termine della Scuola Primaria:

  1. Valorizzare l’esperienza del fanciullo.
  2. La corporeità come valore.
  3. Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza.
  4. Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali.
  5. Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale.
  6. La diversità delle persone e delle culture come ricchezza.
  7. Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale.

 

Obiettivo Generale del Progetto PANGEA

Esso è la risultante di una sintesi ologrammatica degli obiettivi generali contenuti nelle Indicazioni Nazionali; sarà il punto di riferimento di tutte le unità di apprendimento da noi ideate.

<< Ricostruire le esperienze vissute dai bambini nei momenti di gioco, di incontro e di apprendimento, in elementi significativi della loro crescita civile. >>

 

Periodo di realizzazione

Il progetto è scandito in settimane tematiche durante le quali, in ciascuna classe partecipante, sarà svolta l’unità di apprendimento relativa all’educazione a cui la settimana a tema è dedicata. La concomitanza dei laboratori all’interno di tutte le classi del Circolo Didattico permetterà di coinvolgere più agevolmente enti ed istituzioni esterne, esperti e tecnici che, con i loro interventi educativi, da anni collaborano proficuamente con la nostra scuola.

Indicativamente, si stabiliscono i seguenti mesi per l’attuazione delle settimane tematiche: Novembre/Dicembre per la settimana della solidarietà riferita all’Educazione alla Cittadinanza e dell’Affettività; Marzo per la settimana dell’Educazione Stradale; Aprile per la settimana dell’Educazione Alimentare e alla Salute; Maggio per la settimana verde di Educazione Ambientale.

 

Destinatari

Tutte le classi della Scuola Primaria di Fiuggi e del plesso di Acuto.

 

Insegnanti coinvolti

Docenti delle classi partecipanti.

 

 

 

MAPPA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LABORATORIO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

MI SENTO A TERRA...9^ settimana verde

ANNO SCOLASTICO 2005/2006

CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI

 

 

Premessa

Il PECUP dello studente al termine del primo ciclo di studi traccia un luminoso ritratto di un ragazzo-alunno, che si dimostra competente perché riesce a muoversi nel mondo con sicurezza e senso critico, con spirito costruttivo e responsabilità sociale; perché riesce ad agire in virtù di tutte le conoscenze e abilità in suo possesso, necessarie a svolgere un’azione pertinente allo scopo.

PANGEA, che è una creatura giovane e poco esperta delle astuzie retoriche con le quali si ammanta spesso la cultura, ha poche certezze e molte ambizioni; ha poche idee teoriche e molto senso pratico. Ha ritenuto opportuno sfrondare le varie diramazioni teoriche che si dipartono dall’albero della conoscenza del bene e del male per lasciare bene in evidenza le radici e il tronco. Le radici di questa conoscenza, secondo PANGEA e i suoi ideatori, sono abbarbicate, per logica botanica, dentro la TERRA.

Il laboratorio MI SENTO A TERRA... intende proporre l’Educazione Ambientale con una serie di azioni educative sui temi ecologici a tutti i livelli, favorendo nei bambini, e nella comunità delle famiglie e delle istituzioni che li accompagnano, lo sviluppo di una reale comprensione del nostro pianeta, motivandoli e mettendoli in grado di avviare imprese tese alla sua conservazione.

Un ulteriore scopo di un lavoro concepito essenzialmente come una serie di attività e di giochi educativi è quello di generare una Capacity Building, vale a dire il rafforzamento delle abilità (leggi anche “ possibilità ”), sia individuali che istituzionali, di affrontare e risolvere in modo efficace i problemi dell'ambiente.

Le Unità di Apprendimento per il secondo biennio si presentano nettamente integrate nella costruzione del SAPERE LA TERRA del progetto PANGEA; il monoennio e il primo biennio presentano UA distinte e incentrate sui temi dell’Educazione Ambientale.

 

Finalità

-         Suscitare negli alunni un sentimento di interesse e di amore per la TERRA.

-         Favorire la creazione di un legame fra i cittadini, grandi e piccoli, e il loro territorio.

-         Recuperare una forma di conoscenza attiva e diretta della realtà.

-         Conferire la capacità di legare la sfera locale a fenomeni ambientali di portata globale.

-         Produrre cambiamenti nei comportamenti.

 

Periodo di realizzazione

Per la realizzazione del progetto si indica, con approssimazione, il mese di maggio.

 Il progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini, offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data da definirsi).

In questa settimana alcune iniziative stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola, riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli argomenti proposti dai docenti.

 

Forme di intervento

Il progetto si completa con la fattiva collaborazione di alcuni Enti e Agenzie che entreranno a farne parte integrante; preso contatto con essi, il Referente provvederà in modo tempestivo a fornire il calendario degli appuntamenti e delle iniziative che vedranno i bambini coinvolti al di fuori delle classi.

 

Enti e Agenzie coinvolti

La Direzione Didattica si avvarrà del patrocinio di: Rotary Club, Amici della Natura, Comune di Fiuggi e Acuto, Agenzia Ecologica del Corpo Forestale dello Stato, Società Acqua e Terme di Fiuggi.

 

Spazi utilizzati: aule scolastiche, laboratorio multimediale, palestra, Aula Magna della Scuola Elementare, strade e territorio di Fiuggi.

 

Casella di testo: Le Unità di Apprendimento

 

CLASSE PRIMA

PRIMO BIENNIO

SECONDO BIENNIO

 

 

 

 

INIZIATIVE della settimana

§      A compendio delle diverse attività svolte in classe, il Venerdì conclusivo della settimana verde, alle ore 9,30 si terrà una Conferenza presso l’Aula Magna della Scuola Elementare di Fiuggi.

Vi interverranno gli esperti e le autorità presenti sul territorio, a dimostrazione del diretto impegno della società degli adulti negli sforzi di comprensione e amore per la natura, compiuti dai bambini. In questa occasione, gli alunni del biennio finale esporranno le loro disamine sugli argomenti che più li hanno appassionati.

 

§      Inoltre, tutti gli allievi della Scuola inviteranno familiari ed amici a partecipare alla consueta e oramai attesissima PASSEGGIATA ECOLOGICA! ( in orario extrascolastico e in data da definirsi ).

 

ytorna alla mappa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

LABORATORIO DI EDUCAZIONE STRADALE  

                           TANTA STRADA PER CRESCERE                            9^ settimana dell'educazione stradale

                                                         ANNO SCOLASTICO 2005/2006

CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI

           

 

 

Premessa

L’articolo 230 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n.285 prevedeva l’istituzione obbligatoria dell’educazione stradale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, assegnando ad esse la finalità generale di prevenzione mediante l’acquisizione, da parte degli allievi, di comportamenti corretti e responsabili.

Il Nuovo Codice della Strada, in vigore dal 1 gennaio 2003, ha imposto alle scuole di svolgere programmi specifici e transdisciplinari, che associno i contenuti delle norme codificate alla prassi quotidiana, nell’ottica di un consapevole e maturo uso dell’ambiente strada.

Ancora più vicino a noi nel tempo, la Riforma della Scuola ha disegnato un profilo dell’allievo in grado di muoversi nel mondo con sicurezza, competenza e capacità di interazione, sia con l’ambiente circostante che con i numerosi individui che lo occupano. 

Il titolo del nostro laboratorio, “Tanta strada per crescere”, vuole appunto sottolineare la valenza sociale e relazionale della strada, restituendo ad essa l’indiscusso  ruolo di punto d’incontro e allontanandola dalla tristemente paventata associazione con l’espressione “luogo di scontro”.

Il laboratorio è di per sé un unicum con il progetto PANGEA: per il secondo biennio si presenta nettamente integrato nella costruzione del SAPERE LA TERRA e non mostra segni di distinzione nel costrutto dell’unità di apprendimento, ideata come un intreccio tra le varie educazioni che compongono la “Convivenza Civile”.

Per il monoennio e il primo biennio si è pensato di strutturare le UA intorno ad un personaggio molto amato dei cartoons ,SpongeBob, che vive in un “ambiente” in grado di offrire spunti interdisciplinari correlati agli obiettivi specifici di educazione stradale…

 

Finalità

- Promuovere negli alunni il rispetto consapevole delle principali norme di comportamento civico - sociale nell'    ambiente scolastico e sulla strada

- coinvolgere e sensibilizzare le famiglie  sulle problematiche legate alla sicurezza a scuola e sulla strada

- porre le basi di un sano e solidale rapporto di aiuto e amicizia con enti e istituzioni presenti sul territorio (Vigili del fuoco, Polizia, Protezione Civile, Amministrazione Comunale e Polizia Municipale).

 

Periodo di realizzazione

Per la realizzazione del progetto si indica, con approssimazione, il mese di marzo.

 Il progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini, offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data da definirsi).

In questa settimana alcune iniziative stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola, riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli argomenti proposti dai docenti.

 

Forme di intervento

Il progetto si completa con la fattiva collaborazione di alcuni Enti e Agenzie che entreranno a farne parte integrante; preso contatto con essi, il Referente provvederà in modo tempestivo a fornire il calendario degli appuntamenti e delle iniziative che vedranno i bambini coinvolti al di fuori delle classi.

 

Enti e Agenzie coinvolti

La Direzione Didattica si avvarrà del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Fiuggi, del Corpo di Polizia Municipale, della Caserma dei Vigili del Fuoco.

 

Spazi utilizzati: aule scolastiche, laboratorio multimediale, palestra, Aula Magna della Scuola Elementare, strade e territorio di Fiuggi.

 

 

  Casella di testo: Le Unità di Apprendimento

 

CLASSE PRIMA

PRIMO BIENNIO

SECONDO BIENNIO

 

 

 

 

 

INIZIATIVE della settimana

§      Nella settimana dell’educazione stradale, saranno promosse iniziative comuni e contemporanee per tutte le classi coinvolte nel progetto. Il Venerdì della suddetta settimana, alle ore 9,30 si terrà una Conferenza conclusiva presso l’Aula Magna della Scuola Elementare di Fiuggi, con l’intervento degli Agenti del Corpo di Polizia Municipale cittadino e l’animazione degli allievi della scuola.

 

y torna alla mappa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE & ALLA SALUTE

       LA CULTURA CHE NUTRE                                  

 9^ settimana dell'educazione alimentare

ANNO SCOLASTICO 2005/2006

CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI

 

 

Premessa

Nel mondo “teorico” dell’insegnamento ecco arrivata, finalmente, una cultura tangibile, fatta di indiscussi stimoli sensoriali, che si insinuano nelle nostre narici, nella nostra bocca, tra l’occhieggiare delle palpebre… È inutile restare “ignoranti”, perché questa materia non conosce ignoranza: stiamo parlando, è evidente, della cultura del cibo.

Il rapporto con il cibo è complesso. Lo sappiamo bene noi insegnanti, che ci sediamo a mensa insieme ad una ventina di giovani carnivori e pensiamo: “questa è l’ora più estenuante della giornata”. Non lo pensiamo per mera ripulsa alla confusione del luogo e all’oltraggio fatto al pane (e alla frutta, alla verdura, ecc….); ma lo pensiamo perché lì, intorno al tavolo, sentiamo la difficoltà oggettiva di qualsivoglia approccio culturale con l’argomento cibo. I bambini- e su questa cosa anche i genitori concordano con noi- di fronte al piatto trovano il modo di affermare se stessi e la propria autorità: non mi va, non mi piace, non mi basta, non è caldo, non è fresco… la parola d’ordine è no.

Fatta questa premessa, vi sarà più facile comprendere perché il nostro laboratorio di educazione alla nutrizione consta di attività ed unità di apprendimento fortemente sbilanciate verso il gioco. Però, dal momento che il nostro gruppo di lavoro è tenuto insieme da una buona dose di idealismo, non abbiamo dimenticato di presentare percorsi metadisciplinari più complessi e profondamente etici, ispirati dalla volontà di far germogliare il seme di una coscienza alimentare nei nostri alunni. Insomma, vogliamo essere sicuri che essi comprendano che lo spreco di cibo è davvero, come ci dicevano le nonne, cibo tolto “a quei poveri bambini che muoiono di fame”.

 

Finalità

Le finalità del progetto sono state ricercate tenendo presente che l’Educazione alimentare è un obiettivo trasversale raggiungibile da tutte le discipline; è un argomento di studio proteiforme, che richiede interventi ben programmati e una chiara scansione degli ambiti coinvolti. Sono state pertanto individuate le seguenti finalità comuni:

-       conoscere gli elementi fondamentali sui quali fonda la nostra alimentazione;

-       conoscere i principi della nutrizione;

-       acquisire abitudini alimentari corrette;

-       conquistare una coscienza alimentare.

 

Periodo di realizzazione

Per la realizzazione del progetto si indica, con approssimazione, il mese di aprile.

 Il progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini, offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data da definirsi).

In questa settimana alcune iniziative stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola, riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli argomenti proposti dai docenti.

 

Forme di intervento

Il progetto si completa con la fattiva collaborazione di esperti nel campo dell’alimentazione e della cura dentaria; inoltre, l’ “Istituto Alberghiero” di Fiuggi da anni si presta ad accogliere gli allievi delle classi quinte, per servire loro preziose e gustose nozioni di intercultura e arte culinaria. C’è da dire in proposito che il progetto assolve al compito di propagandare una preziosa opportunità formativa presso i giovani della zona, poiché quello turistico è l’unico settore produttivo nazionale previsto certamente in crescita nel futuro.  

Il calendario degli appuntamenti e delle iniziative, che vedranno i bambini coinvolti al di fuori delle classi, sarà comunicato in dettaglio dall’Insegnante Referente nei giorni immediatamente precedenti l’attuazione della settimana conclusiva.

 

Enti e Agenzie coinvolti

La Direzione Didattica si avvarrà della collaborazione di:

·        IRRSAE Lazio

·        COL (Cenacolo Odontostomatologico Laziale)

·        Società Acqua e Terme di Fiuggi

·        IPSSAR Fiuggi

e delle famiglie tutte degli allievi della Scuola.

 

Spazi utilizzati: aule scolastiche, laboratorio multimediale, Aula Magna, cortile antistante l’edificio scolastico, locali della mensa scolastica di Fiuggi e Acuto, laboratori dell’IPSSAR di Fiuggi.

 

 

         Casella di testo: Le Unità di Apprendimento

 

CLASSE PRIMA

PRIMO BIENNIO

SECONDO BIENNIO

 

 

 

 

INIZIATIVE della settimana

§      Nel mese di ottobre, presso il Teatro Comunale di Fiuggi sito in P.zza Trento e Trieste, si svolgerà la manifestazione-conferenza dal titolo “Guardati in bocca” organizzata da COL (Cenacolo Odontostomatologico Laziale).

 Interverranno le Autorità Comunali e gli esperti del COL, animando un dibattito utile e stimolante sulle nuove frontiere della cura dentale e aprendo un dialogo, con la platea più giovane, circa i principi della prevenzione delle malattie della bocca.

 

§      Come prologo delle attività, gli alunni delle classi che hanno aderito al progetto sono invitati a partecipare al                  concorso            Casella di testo:  “IL MIGLIOR MENU”

            

                                          Casella di testo: Inventate un originale menu per un incontro tra amici, basandovi sui consigli della buona alimentazione e precisando le porzioni e i grammi relativi.
Per decorarlo, sfogliate le riviste delle ultime settimane, ritagliate le pubblicità di alimenti, incollate del cibo…. 
Elaborate una composizione artistica e inviatela alla commissione.

 

§      Nella giornata conclusiva, venerdì, presso il cortile antistante l’edificio scolastico, si svolgerà la golosa ricreazione: il menu prende corpo con la realizzazione di un dolce (tipico delle regioni d’Italia o proveniente dal resto del mondo) cucinato dai bambini e…dai genitori.

 

§      In giorni e ore successivamente da definirsi, le classi V di Fiuggi e la classe Vª di Acuto parteciperanno alla lezione pratica sull’International Breakfast, presso i laboratori dell’IPSSAR di Fiuggi.

 

§      A coronamento delle finalità del progetto, un gruppo di cinquanta bambini parteciperanno alla giornata educativa della “filiera alimentare”, visitando una fattoria didattica.

 

 

y torna alla mappa

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

& ALL’AFFETTIVITÀ

                 I BAMBINI SENZA GIOCHI

 

settimana della solidarietà

ANNO SCOLASTICO 2005/2006

CIRCOLO DIDATTICO di FIUGGI

 

 

 

Premessa

Siamo chiamati a riflettere, stilando le linee progettuali di un laboratorio che ha la pretesa di definirsi votato ai principi dell’educazione alla cittadinanza e all’affettività, sul ruolo formativo della scuola circa tali tematiche. La scuola primaria statale di Fiuggi, già da alcuni anni, ha svolto una funzione catalizzante sui problemi sociali, affettivi e relazionali dell’infanzia (locale e non); si è fatta carico in prima persona, nella sua veste istituzionale ma ancor più con la sua componente umana fatta di insegnanti, personale non docente, dirigente e alunni, di scottanti problemi quotidiani e di più macroscopici problemi sociali; ha ideato, con lo sforzo e la bontà d’animo di molti, iniziative di solidarietà morale e di sostentamento economico; ha fatto questo, e molto altro ancora tenuto nascosto…

Da alcuni anni, però, la nostra comunità scolastica si è arricchita, in numero sempre più significativo, di elementi… cioè di bambini  provenienti da luoghi tanto lontani dalla nostra cultura locale quanto vicini per sensibilità e bellezza. Questo progetto è dedicato a loro. Ad essi chiediamo, una volta tanto, non di imparare da noi ma di insegnarci. Chiediamo di essere pazienti con chi non comprende bene la loro lingua e raccontarci, con la semplicità delle loro parole, le fiabe che li accompagnano nel caldo del letto; chiediamo di tenerci allegri, con la fantasia dei loro paesi, nella festosità dei giochi… In cambio noi racconteremo loro le nostre fiabe, regaleremo loro i nostri giochi… 

 

Finalità

          Sviluppare la percezione dell’interdipendenza e dei legami esistenti fra tutti gli esseri del pianeta.

          Accrescere il concetto di giustizia sociale evidenziando la necessità di garantire a ogni essere umano pari   opportunità di sviluppo fisico e intellettuale.

          Educare alla pace insegnando ai bambini a riconoscere il conflitto e le risoluzioni possibili del conflitto.

 

Periodo di realizzazione

Per la realizzazione del progetto si indica, con approssimazione, il mese di dicembre.

 Il progetto-laboratorio è formulato secondo i canoni ologrammatici dell’unità di apprendimento; è consigliabile sfruttare l’interesse contingente dei bambini, offerto dalla settimana “a tema” con la quale si concluderà il progetto (data da definirsi).

In questa settimana alcune iniziative stimolanti, e l’intervento di enti e collaboratori esterni alla scuola, riusciranno sicuramente a catalizzare l’attenzione degli allievi sugli argomenti proposti dai docenti.

 

INDICAZIONI PER L’UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Destinatari: alunni del Circolo Didattico di Fiuggi.

Insegnanti coinvolti: insegnanti delle classi che sceglieranno il laboratorio.

Ambiti disciplinari coinvolti: dato l’approccio interdisciplinare alle tematiche proposte, sono toccati tutti gli ambiti.

Tempi: 10 giorni per lo svolgimento dell’UA

Obiettivi Formativi

  1. Condividere esperienze di lettura e di gioco per stabilire rapporti dinamici tra le culture.
  2. Creare un clima relazionale nella classe e nella scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione, intesi non solo come accettazione e rispetto delle idee e dei valori e delle culture altre, ma
    come rafforzamento della propria identità culturale, nella prospettiva di un reciproco cambiamento ed arricchimento.

 

Contenuti e Attività

LE FIABE

1.       Lettura di fiabe provenienti da tutto il mondo.

2. Analisi dei testi e dei personaggi.

3.  Estrapolazione di notizie di carattere storico, geografico, religioso, economico, ambientale … da fare attraverso una discussione collettiva del gruppo classe, opportunamente guidata dall’insegnante con domande mirate.

4. Catalogazione delle informazioni raccolte secondo categorie quali ambiente, agricoltura, allevamento, economia, giustizia, religione …

5. Ascolto di brani musicali della tradizione italiana e delle nazioni incontrate, per un confronto di stili musicali ed un’esperienza, anche corporea, di ritmi etnici.

6. Costruzione di un grande cartellone, sotto forma di tabella a doppia entrata, nel quale le colonne corrispondono ai diversi paesi e le righe agli ambiti disciplinari o contesti; esso verrà via via completato ed arricchito da elementi desunti dalla lettura delle fiabe o acquisiti attraverso varie attività condotte dai singoli insegnanti.

7. Con l’insegnante di IRC si apre un percorso parallelo su “Religioni a confronto” .

8. Alla fine del percorso, si può decidere di inventare una fiaba che abbia come protagonisti più personaggi incontrati nelle letture e ambientati in un utopico mondo interculturale.

9. La fiaba potrà diventare anche un prodotto multimediale ( ipertesto, presentazione di Power Point o altro ).

I GIOCHI

a) Proposta di un gioco da parte dell’insegnante (ad esempio La campana, comune a più etnie).

b) Scoperta di analogie e diversità (fra il gioco presentato dall’insegnante e quello conosciuto dai bambini).

c) Apprendimento ( in alcuni casi solo per imitazione) del gioco nelle sue diversificazioni (documentazione fotografica delle fasi del gioco).

d) Rappresentazione schematica del gioco e delle sue regole (utilizzando le foto in successione).

e) Individuazione sulla carta geografica delle località in cui il gioco è praticato.

f) Proposte di giochi da parte dei bambini (che si saranno precedentemente documentati discutendo anche con i   genitori per conoscere i loro giochi da bambini).

g) Ricerca di quelli conosciuti e non.

h) Apprendimento di giochi nuovi.

Lo stesso percorso sarà seguito sia per i giochi di gruppo che per i giochi che prevedono la costruzione e l’utilizzo di giocattoli.

§      Gli spazio didattici, nelle aule o nei laboratori, saranno anche  finalizzati alla produzione di manufatti (giochi e giocattoli, biglietti augurali, soprammobili e altro ancora) da poter essere venduti o scambiati con il metodo del pago-baratto di giocattoli usati; il ricavato sarà utilizzato per aiutare i bambini del Madagascar.

 

Soluzioni organizzative

Il lavoro è stato pensato per esecuzioni in gruppo; dal momento che l’UA è comune per le tutte le classi, i gruppi potranno essere formati anche da alunni provenienti da classi e gradi diversi. Gli OSA dell’UA proposta dovranno essere necessariamente individuati dalle singole équipes, secondo le esigenze didattiche delle classi, in relazione al loro Piano Annuale di Lavoro.

 

Metodi

Di rilievo, in un progetto educativo a carattere interculturale, gli approcci tematici trasversali e le attività interdisciplinari a livello operativo; per essere integrale, l' azione educativa non deve riferirsi esclusivamente alla sfera cognitiva, ma deve anche riguardare la sfera degli atteggiamenti e dei comportamenti; occorre "uscire dal monopolio della parola verbale", per calarsi invece nelle metodologie attive e nelle esperienze, anche ludiche.

Anche se nel monoennio e nel primo biennio risulterà di difficile attuazione, è necessario che l' educazione interculturale si realizzi attraverso pratiche didattiche che abituino i bambini ad affinare un metodo di ricerca e di ragionamento fondato sul concetto di complessità.

 

Verifica e Valutazione

La verifica e la valutazione dei risultati e del processo di apprendimento saranno operate tramite:

·        l’osservazione degli atteggiamenti dei bambini

·        l’osservazione del comportamento dei bambini

·        l’espressione del soddisfacimento dei bambini

·        l’espressione del gradimento degli adulti coinvolti al di fuori della scuola.

Gli standard di competenza disciplinari dovranno essere individuati, a partire dagli OSA, dalle singole équipe che intenderanno avvalersi di questa UA; analogamente, saranno gli insegnanti ad approntare gli strumenti opportuni per la verifica e la valutazione delle competenze e delle abilità maturate.

 

Forme di intervento

Il progetto concepito dalla Scuola non avrebbe reale valenza formativa senza la partecipazione sentita delle famiglie e/o degli adulti che accompagnano l’infanzia della nostra città nel cammino della crescita.

Pertanto ogni insegnante dovrà trovare la strategia migliore per accentuare il dialogo tra genitori e figli, anche solo invitando le famiglie ad apprezzare tutto ciò che di concreto e visibile verrà costruito dai bambini in questi giorni!

 

Spazi utilizzati: aule scolastiche, aula magna, laboratorio di ceramica e di pittura, laboratorio informatico, laboratorio di musica.

 

y torna alla mappa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hanno ideato PANGEA gli Insegnanti:

Silvia Di Castro, Maria Evangelista, Teresa Langella, Nadia Loreti,

Antonietta Luppino, Aurelia Ottaviani, Elena Pompili.

 

Referente e curatore dei rapporti esterni:

Insegnante Giuseppe Pica

 

y torna all’inizio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COSTI

 

Per la realizzazione dei vari laboratori non sono state previste spese altre da quelle relative all’acquisto del materiale di facile consumo, pianificate dalla scuola.

La retribuzione degli insegnanti ideatori del progetto sarà calcolata in base ad una quota di impegno lavorativo pari a  10 ore ciascuno e secondo i parametri quantitativi stabiliti in sede di contrattazione con le RSU.

 

 

y torna all’inizio