PREMESSA
La scuola italiana in questi ultimi anni ha affrontato diffusamente
il tema della continuita’ educativa e didattica tra i diversi ordini
di scuola, nella convinzione che il benessere psicofisico del
bambino sia fondamentale per favorire un buon apprendimento.
Tale consapevolezza ha reso la programmazione educativa un atto
complesso e da condividere tra i diversi soggetti direttamente
coinvolti:
- I bambini, che necessitano di continuare senza brusche capovolte
il loro percorso scolastico, supportato da linee educative coerenti
- gli insegnanti della scuola dell’Infanzia che, accompagnando i
bambini a un importante passaggio, sono impegnati a fornir loro un
bagaglio di competenze che si riveli interessante,
essenziale,funzionale e duraturo;
- gli insegnanti della scuola Primaria, che hanno bisogno di
conoscere alcuni punti forti dei vissuti dei bambini e delle scelte
metodologiche-educative già attivate, per individuare strategie di
accoglienza, per instaurare relazioni di fiducia con i bambini.
Nelle Indicazioni Nazionali la scuola dell’Infanzia viene
individuata come cerniera tra i servizi per la prima infanzia (
asilo Nido) e la scuola Primaria, in una visione unitaria del
processo educativo.
I punti di maggior rilievo del documento riguardano:
- la spinta a realizzare l’unitarietà del processo di insegnamento-
apprendimento;
- la consapevolezza della responsabilità dell’azione educativa in
ordine ai risultati di apprendimento e di sviluppo di ciascun
bambino.
In questo momento storico, tuttavia, nel quale viene autorizzata e
valorizzata l’autonomia delle scuole attraverso la progettazione del
Piano dell’Offerta Formativa,la CONTINUITA’ didattico – educativa
assume un carattere di sfida su cui misurare la Qualità delle nostre
scuole.
Ecco che nasce l’esigenza di un PROGETTO concepito come un vero
“laboratorio” che coinvolge, fasi di lavoro diverse, ma su finalità
di risultati comuni, tra gli insegnanti dei due ordini di scuola.
LETTURA E
DRAMMATIZZAZIONE DEL LIBRO:
“CIPI’ di MARIO LODI”
Cipì è un uccellino diverso dagli altri.
Il nido gli va stretto fin dal primo giorno di vita, dormire gli
sembra tempo sprecato, non sa aspettare che ogni cosa abbia il suo
momento.
I consigli dei passeri adulti non bastano a frenare la sua
curiosità, che è sempre più forte di qualsiasi prudenza.
Eppure questa sua indisciplina lo porta a misurarsi con grandi
imprese, ad organizzare battaglie, a sfidare uomini, civette e
temporali e alla fine, diventato padre a sua volta, ad avere una
vita piena di esperienze da raccontare ai suoi figli: “……….ad essere
laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere
amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso,
ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.
Cipì è un racconto intenso ed universale in cui in un piccolo mondo:
tetto, albero, prato, fiume, vediamo svolgersi grandi battaglie: per
la fame, per la sopravvivenza, per il freddo e per la casa.
E belle vittorie e soprattutto: quella di conoscere, diventare
grandi, evolvere se stessi e la propria natura.
PERCHE’ SI E’ SCELTO DI LEGGERE CIPI’
Motivazioni
• presentazione di un personaggio-protagonista che è un uccellino
semplice e non violento;
• percezione del valore dell’amicizia;
• sviluppo di un concetto positivo di educazione( la madre di Cipì
sa crescerlo e lasciarlo nel mondo, pur seguendolo da lontano;
• formazione del concetto di libertà vera: analisi critica del
potere-tiranno ( il Signore della notte) sviluppo di democrazia
autentica.
OBIETTIVI
• Stimolare la capacità di prestare attenzione per la durata della
proposta;
• Stimolare la capacità all’ascolto;
• Verificare la memoria a breve ed a lungo termine;
• Stimolare la creatività grafica attraverso l’ascolto;
• Stimolare l’opportunità di formulare domande;
• Verificare la conoscenza del: ciclo delle stagioni;
la vita degli uccelli;
la riproduzione;
la loro casa.
• Educare all’ecologia, nel senso più alto del termine;
• Evidenziare la biodiversità( Margherì, Palla di fuoco, i fiocchi
di neve, il nastro d’argento,……) e il rispetto reciproco.
Solo per la scuola PRIMARIA:
• Imparare a leggere e a scrivere;
• Sviluppare il lessico e acquisire le capacità nell’analizzare e
produrre testi di vario tipo: narrativo, descrittivo, poetico.
Lo scopo principale delle attività proposte è far avvicinare i
bambini alla lettura e al piacere della lettura.
Data l’importanza del racconto, si è utilizzata la storia
soprattutto per una educazione all’ascolto e per l’aspetto della
narrazione.
Conseguenza logica è l’acquisizione della successione temporale del
racconto.
Ulteriore utilizzo della storia è quello della drammatizzazione,
attraverso una semplice rappresentazione teatrale da offrire in
visione alle famiglie.