IL FIUME
Se siete già stati nella pagina della sorgente, ora sapete già come nasce un fiume. Un fiume è un corso d'acqua a portata regolare, il cui percorso è segnato da un letto. Quando nasce, sulle cime delle montagne, è piccolo e scorre rapido su un percorso pieno di curve e salti, formando cascatelle. Nella sua corsa a valle il ruscello incontra altri piccoli corsi d'acqua e torrenti, si ingrossa con le acque pluviali e si trasforma in un grande fiume. Mano a mano che si avvicina alla pianura, il suo corso diventa lento, tranquillo e forma delle ampie anse. La corrente del fiume può essere, al centro del letto, molto intensa e pericolosa! Vicino alle rive, invece, l'acqua è meno profonda e la corrente più debole.
Il suo rumore è forte, rombante e la causa è il gran numero di rocce che il fiume trascina nel suo letto. Le rocce sono anche la causa del formarsi dei gorghi: quando una grossa pietra fa da ostacolo al corso dell'acqua, l'acqua le gira intorno, formando appunto un vortice, un gorgo.
Fiumi che scompaiono
Di recente abbiamo imparato, in un documentario, che anche nel deserto possono trovarsi dei fiumi, grossi e rabbiosi. Si formano improvvisamente, con le rare e violente piogge delle zone tropicali. La pioggia si abbatte sulla sabbia asciutta e comincia a correre come su un'autostrada; scorre rapida anche nelle gole rocciose del deserto e diventa sempre più impetuosa; trascina con sé sabbia, rocce e arbusti... Ma quando la pioggia smette, l'acqua diminuisce e viene assorbita dalla terra assetata: il fiume scompare, improvvisamente come era apparso.
Fiumi di ghiaccio
Esistono dei fiumi lenti e pesanti, che scorrono a valle consumando la terra con il loro greve fardello di acqua ghiacciata. Non sono veri fiumi: sono i ghiacciai.
Scendono centimetro per centimetro lungo i fianchi delle montagne, raccogliendo detriti e rocce, formando profonde vallate, stretti crinali e alture chiamate morene.